Jonathan Kim ha solo 20 anni, nato e cresciuto in Corea del Sud, ha trascorso la maggior parte della sua vita in Cina per poi trasferirsi per motivi si studio ad Adelaide e diventare australiano. Come il suo background nomade, le sue opere d’arte contengono vari elementi culturali, dal concetto scultoreo del movimento giapponese Mono-ha e lo stile di pittura coreana Dansaekhwa fino alle idee post-minimal. Per Spazi Aperti esporrà un lavoro dedicato agli impatti ambientali: “le mie opere consisteranno in dipinti (disegni) e sculture. Sceglierò uno spazio interno indipendente nell’edificio dell’Accademia. Installerò alcune delle mie sculture sul pavimento. L’esposizione farà parte di un progetto a lungo termine che mira a ripristinare l’equilibrio sensoriale delle persone fornendo un’esperienza spaziale a chi oggi è costretto a sperimentare un’esperienza visiva eccessiva”.www.piuculture.it/2019/05/spazi-aperti-arte-integrazione/
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